Piazza Navona

Piazza Navona

Tra le tante meraviglie di Roma che meritano di essere scoperte nel corso di un tour nella Capitale, magari  a bordo di un’auto presa a noleggio, non si può fare a meno di menzionare la splendida Piazza Navona, uno dei simboli della Città Eterna, punto di ritrovo non solo per i turisti, ma anche per chi nella Capitale ci vive.

La storia della piazza

In passato piazza Navona era uno stadio: si trattava, in particolare, dello Stadio di Domiziano, che l’imperatore omonimo aveva fatto realizzare nell’anno 85 d.c.  sottoposto poi a restauro nel III secolo su iniziativa di Alessandro Severo.

Largo 106 metri, raggiungeva una lunghezza di 276 metri ed era in grado di accogliere fino a 30mila persone.

Anche a quei tempi erano presenti numerose statue a scopo decorativo, tra le quali quella di Pasquino, che oggi si trova nella piazza omonima che gli è stata intitolata.

Dal momento che si trattava di uno stadio, la sua destinazione principale era quella delle competizioni degli atleti: esso era libero, a differenza – per esempio – del Circo Massimo, che invece prevedeva la presenza di un muro divisorio, la cosiddetta spina.

Che cosa vedere a Piazza Navona

Una visita ideale della piazza potrebbe iniziare dal capolavoro del Bernini, vale a dire la Fontana dei Fiumi, impreziosita al centro dall’Obelisco Agonale che si fa notare per il suo stile egiziano.

In cima si trova una colomba, ma per notarla occorre aguzzare la vista, dal momento che il monumento supera i 30 metri di altezza.

La fontana è caratterizzata da quattro figure colossali, ciascuna delle quali assume una posa differente: una rappresenta il Rio de la Plata, una il Danubio, una il Nilo e una il Gange.

In pratica, si tratta dei fiumi più importanti che erano conosciuti al tempo in cui la costruzione venne edificata.

Di fronte alla fontana gli appassionati di storia dell’arte non faranno fatica a riconoscere il gioiello barocco della Chiesa di Sant’Agnese in Agone del Borromini: la santa a cui è dedicata – Agnese, appunto – era una bambina di dodici anni che morì dentro lo stadio presente là dove oggi c’è la piazza. Sant’Agnese, ancora adesso, è la patrona delle adolescenti e delle giovani donne.

Le altre fontane

Non c’è solo la Fontana dei Fiumi, con i suoi leoni, a rapire lo sguardo di chi osserva Piazza Navona: nelle vicinanze si trovano, infatti, anche la Fontana del Nettuno e la Fontana del Moro.

La prima è collocata nel versante settentrionale della piazza e raffigura la lotta tra un mostro del mare e la divinità delle acque; la seconda, invece, è ubicata sul fronte opposto, e propone la rappresentazione di molteplici animali marini, tra i quali spicca l’eleganza dei delfini.

I palazzi

Sulla piazza si affacciano alcuni dei palazzi più importanti di tutta Roma: basti pensare, per esempio, a Palazzo Pamphilj, che venne fatto costruire da Girolamo Rainaldi intorno alla metà del XVII secolo; oppure a Palazzo De Torres – Lancellotti, che invece fu realizzato circa un secolo prima da Pirro Ligorio.

Risale alla fine del Settecento, invece, Palazzo Braschi, edificato in un punto in cui in precedenza si trovava il palazzo che il prefetto di Roma Francesco Orsini aveva fatto costruire in epoca rinascimentale.

Quando visitare Piazza Navona

Se se ne ha la possibilità, per cogliere in pieno la magia di questa piazza sarebbe preferibile visitarla nel periodo natalizio o nei giorni dell’Epifania, quando si festeggia la Befana di Piazza Navona.

Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, infatti, ci si può immergere nel fascino del mercato che si svolge in questa parte della città.